La Scuola ha una durata triennale: i primi due anni di alta formazione e il terzo anno di specializzazione, in cui gli allievi verranno inseriti nel mondo del lavoro professionale. È costituita da quattro corsi (Regia, Recitazione, Sceneggiatura, Montaggio e post-produzione) e rilascia il diploma con qualifica di professionista del settore.
La vocazione principale della Scuola è il cinema, che è possibile respirare in ogni angolo del campus. Attraverso un approccio fortemente incentrato sullo sviluppo dell’individuo, anche grazie alle molteplici opportunità proposte, lo studente intraprende un percorso di riscoperta, crescita e maturazione artistica, che lo porterà a diventare un autentico autore cinematografico.
La nostra Scuola non è semplicemente una Scuola di cinema: è una Scuola d’arte cinematografica. Il che vuol dire che non si limita a formare gli allievi ai saperi e ai mestieri audiovisivi: vuol dire che gli allievi vengono formati sia come professionisti sia come artisti. Professionisti pronti per il mondo del lavoro. Artisti muniti di strumenti adeguati per dare corpo e forma alla propria visione. Per questa ragione il fuoco della Scuola è dichiaratamente autoriale e ciò rappresenta un caso unico e senza precedenti nel panorama formativo nazionale.
Gli studenti che concludono il ciclo di studi presso la Scuola Vancini sono autentici autori della Settima Arte, ovvero artisti coscienti e responsabili della specificità della propria partita cinematografica, sulla base di una consapevolezza globale e cioè: tecnica e linguistica, storica e filmologica, produttiva e postproduttiva, distributiva e promozionale, artigianale e imprenditoriale. Che divengano registi o attori, sceneggiatori o montatori, gli allievi della Scuola d’Arte Cinematografica Florestano Vancini sono educati a divenire, per prima cosa, autori di loro stessi.
I corsi proposti dalla Scuola sono esclusivamente triennali e vengono suddivisi nei seguenti quattro indirizzi: Recitazione, Regia, Sceneggiatura, Montaggio e post-produzione.
L’esperienza ci dice che durante la prima annualità i nostri allievi riscoprono ed iniziano a sviluppare il proprio talento artistico, che talvolta può esprimersi al meglio in discipline artistiche che inizialmente non venivano considerate neppure dallo stesso studente. Per questo motivo abbiamo istituito il primo quadrimestre della prima annualità di orientamento.
In sede di iscrizione al primo anno quindi lo studente sarà tenuto ad iscriversi ad uno dei due macro-corsi che si svilupperanno da ottobre a febbraio:
· il macro-corso di Regia/Sceneggiatura/Montaggio (che contempla altresì assaggi di Recitazione);
· il macro-corso di Recitazione (che contempla altresì rudimenti delle altre discipline).
Al termine del primo quadrimestre della prima annualità, l’allievo potrà scegliere con cognizione di causa il corso verticale di studi più in linea con le proprie ambizioni e inclinazioni, coadiuvato dai docenti e previo test, in forma di colloquio, sia sulle competenze acquisite sia sull’orizzonte autoriale che comincia a profilarsi.
I corsi sono strutturati in chiave altamente dialogica e secondo una visione d’insieme armoniosa.
Gli attori si misurano settimanalmente con i registi e sono stimolati a realizzare, a loro volta, elaborati in qualità di registi. Al contempo i registi vengono messi di continuo nella posizione di capire cosa accada davanti all’obiettivo. Strette sono nondimeno le collaborazioni tra sceneggiatori e montatori, ovvero gli autori rispettivamente della prima e della terza scrittura del film, nell’ambito di una visione organica dove la regia rappresenta la seconda scrittura del film. E così via.
In questa direzione, e con tale spirito, vengono svolte attività specifiche quali: le Tribù del Cinema, gli elaborati tematici, la partecipazione ai set, le masterclass.
Le Tribù del Cinema sono lezioni settimanalmente tenute dal direttore artistico Alessio Di Clemente (responsabile del corso di Acting) e dal vicedirettore Jonny Costantino (responsabile del corso di Regia), coinvolgendo tutti i corsi dell’anno accademico di riferimento, incoraggiando la conoscenza reciproca tra gli allievi e, di conseguenza, i primi sodalizi tra futuri professionisti della disciplina prescelta.
Gli elaborati vengono assegnati dalla Direzione sulla base di precisi impulsi tematici, implicando da un lato la messa a frutto di determinate acquisizioni tecniche, espressive, poetiche, dall’altro la collaborazione tra reparti e dunque un gioco di squadra operativo tra gli aspiranti registi, attori, sceneggiatori, montatori.
Inoltre, agli allievi dei primi due anni viene data la chance di partecipare ai set dei cortometraggi di fine triennio degli allievi del terzo anno, ricoprendo ruoli che possono esorbitare la sfera del proprio indirizzo e che coprono l’intero arco dei mestieri del cinema.
Nel corso dell’anno la Scuola offre agli allievi diverse masterclass con professionisti del settore e di ambiti connessi, focalizzate non solo su aspetti realizzativi ed espressivi ma anche e soprattutto sul mondo del lavoro e dunque: casting e marketing, imprenditorialità creativa e skills trasversali, nuovi media e nuovi mercati.
L’impostazione accademica della Scuola prevede l’effettuazione di esami che, se superati, condurranno al lavoro di diploma che dovrà essere presentato alla fine del triennio.
Nel corso delle tre annualità, l'allievo sosterrà 21 esami (7 ogni anno), più 9 di idoneità (3 all'anno). Ogni esame è espresso in 30esimi e la sufficienza si raggiunge con 18/30esimi. Le sessioni di esame sono indicativamente la prima settimana di febbraio (4 esami) e l'ultima settimana di giugno (3 esami).
Ogni anno l'allievo dovrà raggiungere 56 crediti formativi, per un totale di 168 crediti nel triennio. Il lavoro di diploma (cortometraggio) vale 12 crediti. Il diploma verrà rilasciato all'acquisizione di 180 crediti.
Nel programma verranno aggiunte 120 ore di teoria all'anno, suddivise in: Storia del cinema italiano (60 ore), Storia dei pittori di cinema (30 ore) e Linguaggi multimediali (Creazione di una web serie e comunicazione del patrimonio culturale - 30 ore).
Al termine del percorso triennale ognuno degli studenti del corso di Regia dovrà realizzare il proprio cortometraggio, avvalendosi degli sceneggiatori, dei montatori e degli attori della Scuola.
I cortometraggi saranno realizzati mediante due formule differenziate che prevedono un diverso intervento da parte della Scuola:
· cinque corti in modalità produzione;
· dieci corti in modalità coproduzione.
È prevista inoltre la distribuzione di quelli che saranno ritenuti - al di là della formula realizzativa adottata - i migliori cortometraggi.
Produzione
Gli allievi che si dimostreranno più meritevoli nel corso dei primi due anni di studio - alla luce di parametri quali gli esiti degli esami, la qualità degli elaborati visivi, l’impegno nei progetti scolastici, la condotta e la frequenza - realizzeranno il proprio corto avvalendosi di budget e maestranze messe a disposizione dalla Scuola. Gli allievi verranno seguiti da almeno un docente di Regia e da uno di Sceneggiatura. Lavoreranno di concerto con un allievo del corso di Sceneggiatura e con uno del corso di Montaggio, ambedue del terzo Anno. Per quel che concerne la scelta degli attori, potranno spaziare tra tutti gli allievi dei tre anni del corso di recitazione.
Coproduzione
Gli allievi il cui cortometraggio finale non sarà prodotto direttamente dalla Scuola, saranno comunque sostenuti nella produzione. Il che vuol dire che potranno avvalersi dei mezzi tecnici, delle risorse umane, delle competenze, dei colleghi di corso e degli altri corsi, in pratica di tutti gli studenti del triennio, degli spazi della Scuola, del supporto di docenti referenti, di tutte le agevolazioni anche cittadine connesse allo status di allievi della Scuola Vancini. Avranno piena autonomia - dunque libertà - creativa.
Premio distribuzione
Sia i lavori prodotti dalla Scuola sia i lavori da essa coprodotti parteciperanno a un contest interno, alla luce dei cui esiti verranno scelti alcuni cortometraggi che saranno poi proposti alla rete distributiva. A tal fine, verranno composte giurie di docenti. Il criterio di scelta sarà esclusivamente qualitativo, verrà cioè premiato l’intrinseco valore cinematografico.