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“Tutti i nostri ieri”

Due allievi della Vancini sul set del film diretto da Andrea Papini e prodotto da Atomo Film

Martedì, 27 aprile 2021 – Redazione Scuola Vancini

Il regista Andrea Papini porta il cinema d’autore nel Ferrarese, tra il Parco del Delta e Codigoro, dove le riprese si sono concluse sabato 24 aprile 2021. La struttura carceraria di via della Resistenza (mai entrata in funzione per la sua destinazione d'uso) è la location principale di “Tutti i nostri ieri”, film drammatico finanziato dall’Emilia-Romagna Film Commission in cui le storie tormentate di un documentarista, un detenuto e una vittima si intrecciano dentro e fuori dal carcere, in una delicata e complessa ricerca del rapporto tra identità e memoria.
L’idea nasce dalla esperienza personale del regista nel carcere di Rebibbia, dove fu presentato ai detenuti il suo film di esordio "La velocità della luce". Da ciò è nata l’idea di una storia tra dentro e fuori l’esistenza all’interno della struttura carceraria.

Il cast è composto da attori di grande qualità e spessore: Peppino Mazzotta ("Il commissario Montalbano"), Francesco Di Leva (protagonista de "Il Sindaco del Rione Sanità" di Mario Martone), Daphne Scoccia (protagonista di "Fiore" di Claudio Giovannesi) Denise Tantucci ("Braccialetti Rossi", "Tre Piani" di Nanni Moretti) Maria Roveran ("Piccola Patria", Beate) Teresa Saponangelo (coprotagonista del prossimo film di Paolo Sorrentino "É stata la mano di Dio"), Thierry Toscan (protagonista de "Il Vento fa il suo giro" di Giorgio Diritti), Marta Pizzigallo ("La Compagnia del Cigno") e per finire il romagnolo Denis Campitelli, impegnato anche nel film per la regia di Kim Rossi Stuart.
In questa importante produzione hanno collaborato anche due allievi della Scuola Vancini.

Marco Sansoni, allievo del secondo anno di Regia, si è occupato del backstage: «Durante la lavorazione del film "Tutti i nostri ieri" diretto da Andrea Papini e prodotto da Atomo Film, ho avuto il compito di filmare il backstage e di conseguenza la possibilità di assistere al lavoro di professionisti con uno sguardo privilegiato, di muovermi tra i vari reparti documentando lo sforzo produttivo di una casa indipendente per portare a compimento una visione. Restando dietro le quinte ho potuto imparare molto su come si realizza un film, su quanto un set debba essere come una macchina ben calibrata in cui ogni ingranaggio deve funzionare sempre in relazione agli altri. Alcune volte possono esserci tensioni e momenti difficili, ma i professionisti che ho visto all'opera non si sono mai scoraggiati e hanno sempre lavorato con la massima serietà e il massimo amore per il loro lavoro. Essere chiamato a svolgere un lavoro come quello del backstage, che non è certo fondamentale per l'opera di per sé, è stata quindi una possibilità bellissima.»

Luca Predonzani, allievo del primo anno di Recitazione, ha partecipato al film: «Ho partecipato come figurazione speciale a questo progetto, e come le altre esperienze di set che ho avuto in precedenza è stata per me una conferma di quanto affascinante e stimolante io trovi questo mondo. Questo lavoro è stato una bella esperienza, gli scambi con il cast sono stati arricchenti, è sempre bello rapportarsi con nuove realtà artistiche e lavorative, soprattutto in questo periodo in cui anche essere creativi e non abbattersi diventa un'impresa.»

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